I dati della relazione annuale INAIL 2020

Presentati a Roma i dati INAIL sull’andamento infortunistico e tecnopatico, le attività realizzate dall’Istituto sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti, e i risultati economici conseguiti.

Il presidente dell’INAIL Franco Bettoni durante il suo discorso introduttivo, ha sottolineato come nonostante gli anni passino, l’impegno nel contrasto agli incidenti e infortuni sul lavoro non è ancora sufficiente esortando istituzioni e parti sociali a realizzare un vero e proprio “patto per la sicurezza”.

“Il pesante bilancio infortunistico ci fa comprendere che non si fa ancora abbastanza. Non è sufficiente indignarsi ma occorre agire.”

La ricetta da anni ormai è sempre la stessa:

  • Coinvolgere gli attori del sistema nazionale di prevenzione
  • rafforzare i controlli
  • promuovere una maggiore sensibilizzazione di lavoratori e imprese
  • potenziare la formazione e l’informazione per costruire una cultura della sicurezza

Riportiamo di seguito, in breve, i punti salienti dell’attività di raccolta realizzata da INAIL.

Infortuni sul lavoro

I dati riguardanti le denunce di infortunio nel 2020 registrano nel complesso, rispetto all’anno precedente, un calo dei casi rispetto all’anno precedente (-11,4% rispetto al 2019). Il dato negativo arriva però dal numero di decessi che ha fatto registrare un +27,6% rispetto al 2019.

Va detto che, sia per il numero di infortuni che per i decessi, anche la pandemia di Covid-19 ha inciso per un quarto sul totale degli infortuni e per un terzo sulle morti.

Malattie professionali

Dato in calo rispetto al 2019 per il numero di denunce di malattia professionale che sono state circa 45mila (-26,6% rispetto al 2019).

Interventi a sostegno dei lavoratori

Parlando di cifre durante il 2020 sono state fornite circa 6,4 milioni di prestazioni sanitarie, l’86% delle quali richieste a seguito di infortuni, mentre le richieste rimanenti hanno riguardato quelle per malattia professionale.

Uno degli interventi più significativi del 2020 – riporta Bettoni – è il progetto fortemente innovativo di riabilitazione di tipo multi-assiale degli assistiti, in grado cioè di prendere in carico ogni singolo caso secondo le specifiche esigenze terapeutiche post Covid-19, che possono interessare l’aspetto respiratorio, cardiologico, muscolare e neurologico. Gli avvisi regionali pubblicati lo scorso marzo hanno la finalità di attivare convenzioni con strutture sanitarie dell’intero territorio nazionale, per assicurare agli infortunati che soffrono di postumi di lungo periodo l’assistenza di cui hanno bisogno con la dovuta tempestività.

Altri punti da sottolineare sono state l’erogazione di 1,3 milioni di euro per le attività di reinserimento e integrazione lavorativa dei disabili da lavoro e l’inserimento di condizioni contrattuali migliori per i rider in termini di garanzie per la tutela della loro salute e sicurezza.

Interventi a sostegno delle aziende

Le istanze, presentate dalle imprese, per la riduzione del tasso di tariffa per interventi di riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro sono state 30.900 e si riferiscono ad interventi effettuati nel 2019, con una diminuzione del premio per le aziende virtuose di circa 140 milioni di euro.

A causa della situazione incerta dell’intero sistema produttivo che permane tutt’ora, si è rivelata indispensabile per INAIL il proseguo dell’impegno per co-finanziare (65% del costo complessivo) i progetti per la sicurezza presentati dalle imprese attraverso gli incentivi Isi.

Ricerca

L’attività di ricerca promossa da INAIL è stata inevitabilmente condizionata dalla pandemia. Tuttavia l’Istituto ha partecipato attivamente ai lavori del Comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione Civile, in qualità di supporto tecnico ed inoltre ha continuato a consolidare la rete di collaborazioni con università, enti pubblici di ricerca, Irccs, centri di ricerca, associazioni e organismi scientifici di rilevanza nazionale e internazionale e l’Istituto Italiano di tecnologia.

Prospettive e impegni per il futuro

Gli obiettivi/impegni prioritari fissati sono 4:

  1. Estendere la tutela assicurativa agli oltre tre milioni di lavoratori che non ne hanno ancora diritto
  2. Migliorare le prestazioni economiche per gli infortunati e i tecnopatici
  3. Destinare maggiori risorse per il potenziamento della prevenzione
  4. Affinare gli strumenti di rendicontazione dell’Istituto